
La Cantina di St. Michael Eppan, nata nel 1907, occupa un posto di rilievo nell’enologia altoatesina, con i suoi 340 soci conferitori e i suoi 380 ettari di terreni vitati. Pur vantando varie etichette d’innegabile valore non credo di allontanarmi troppo dalla verità affermando che il successo di questa cantina sia legato tutt’oggi alla sua linea di riserve targate Sanct Valentin. Questa linea è nata alla fine degli anni ’80 dalla mente dell’enologo Hans Terzer che, dal primo giorno del suo insediamento (1978), non aveva mai rinunciato all’idea di elevare qualitativamente la produzione vitivinicola da lui diretta.
Oggi Terzer, fedele al suo motto “la qualità non conosce compromessi”, sposta ancora più in alto la vetta dell’eccellenza, arricchendo la proposta di St. Michael Eppan con una nuova linea di vini: Sanct Valentin/The Wine Collection. Si tratta, in sostanza, di pochissime bottiglie di vini Sanct Valentin, dimenticate ad invecchiare in cantina, ispezionate dopo almeno 10 anni di affinamento, degustate, ricolmate (da botte), ritappate (con tappi nuovi) e siglate dallo stesso enologo solo se ritenute in eccellente stato di conservazione.
Lo Chardonnay degustato (annata 2009), controllato dalla cantina il 20 Ottobre2020, ha mosso i suoi primi passi a metà settembre 2009 con la selezione e la raccolta manuale di uve da vigneti ad Appiano (450-550 metri slm) esposti a Sud/Est e Sud/Ovest. Le uve, una volta pressate delicatamente, avevano effettuato tanto la fermentazione alcolica quanto quella malolattica in barriques e tonneaux, dove il vino era rimasto a maturare, in contatto con i lieviti, per circa un anno, prima di affinare altri otto mesi in tini d’acciaio ed essere infine imbottigliato.
Il risultato finale è questo vino, giallo paglierino con riflessi dorati, con profumi iniziali di pesca sciroppata, caramello salato, camomilla e crosta di pane, seguiti da uva sultanina, vaniglia, clorofilla e flora dolomitica, con un accenno di osso bruciato e nocciola tostata. Il gusto, piuttosto articolato, è principalmente morbido, con una evidente componente sapido-ammandorlata bilanciata da buona freschezza e una punta di piccantezza (pepe bianco), con un ritorno olfattivo dell’osso bruciato, del caramello salato e dell’uva sultanina che accompagnano il sorso fino ad una lunga chiusura.
Punteggio: 93/100
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