
La storia di Chateau Leoville Poyferré inizia nel 1638 quando, a Bordeaux, Jean de Moytié iniziò a vendemmiare un vigneto conosciuto come Mont-Moytié, posseduto dalla famiglia Moytié per quasi 100 anni. Successivamente la tenuta passò alla famiglia de Gascq-Léoville e Alexandre de Gascq-Léoville la ribattezzò tenuta Léoville. Prima del 1855 la tenuta subì due divisioni che portarono alla nascita delle tenute Léoville Barton e Loéoville Las Cases (dal cognome dei proprietari), mentre il barone Jean-Marie Poyferré de Cerès ribattezzò la restante tenuta Léoville Poyferré. La qualità assoluta che per secoli ha caratterizzato i vini prodotti ha fatto sì che Chateau Léoville Poyferré fosse definito Deuxièmes Crus nella storica classificazione dei Mercanti di Bordeaux del 1855. In seguito la proprietà è passata di mano altre due voltefino a giungere alla famiglia Cuvelier che nel 2020 ha celebrato i 100 anni di proprietà.
Oggi la proprietà si estende per 80 ettari, nella prestigiosa denominazione Saint-Julien, coltivati con un approccio estremamente attento alla salute dei suoi vigneti, in virtù della quale ha ricevuto nel 2017 la certificazione “Haute Valeur Environnementale” (alto valore ambientale) di livello 3 (il livello più alto). Dopo la vendemmia manuale le uve vengono selezionate due volte: prima a mano sui tavoli prima della diraspatura, poi una seconda volta con selezione ottica prima della pigiatura per eliminare ogni residuo vegetale. Alla vinificazione, svolta parcella per parcella e vigna per vigna in diversi serbatoi di acciaio inox termoregolati, segue l’affinamento, sempre in lotti separati, in barriques per 18 mesi, prima dell’assemblaggio e dell’imbottigliamento finale.
Questa annata 2006 di rubino profondo e ancora concentrato (cabernet sauvignon 65%, merlot 24%, petit verdot 7%, cabernet franc 4%) profuma di lampone nero, frutti di cassis, fiori secchi, legno di sandalo, curry, pepe di Sichuan, grafite e un delizioso tocco legnoso. La sensazione in bocca colpisce per la precisione con cui si equilibrano le componenti morbide, sapide e acide, mentre retro-olfattivamewnte iniziano a comparire i primi sentori emarici e ferrosi, e i tannini, ancora in splendida forma, asciugano la bocca e la preparano ad un nuovo sorso.
95/100
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