Lunedì 22 Novembre si è svolta a Milano, presso le sale dell’hotel The Westin Palace, la celebre manifestazione Chianti Classico Collection, un appuntamento particolarmente prestigioso che permette di farsi un’idea delle prossime annate in uscita di questa celebre denominazione, tutelata e promossa, fin dal 1924, dal Consorzio Chianti Classico.
La manifestazione ha portato a Milano più di 60 aziende operanti nell’areale del Chianti Classico e molte di queste, oltre ai vini con quella denominazione, hanno optato per presentare anche quelli che, pur restando vini di territorio, ricadono sotto la denominazione Toscana IGT. Indipendentemente dalla denominazione in etichetta, gli assaggi hanno ribadito in modo sempre più chiaro un’indicazione già emersa negli ultimi anni, ovvero che in Chianti Classico si è scelta la strada dell’eleganza, della freschezza e dell’immediatezza. Non posso dire con certezza che prospettiva di invecchiameto avranno i vini assaggiati, però mi ha stupito il fatto di essermi trovato in alcuni casi di fronte a vini immediatamente piacevoli e leggibili, nonostante fossero stati stappati proprio in quel momento davanti a me.
Fatta la dovuta premessa è giunto il momento di fare nomi e cognomi di queui vini che, pur non essendo necessariamente i migliori in senso assoluto, mi hanno favorevolmente colpito:
►Concerto 2018 (Toscana IGT), Castello di Fonterutoli
Per distacco il miglior assaggio della giornata grazie alla capacità di unire un naso articolato a un palato in cui polpa e freschezza si combinano in maniera magistrale.
Punteggio: 95/100
►Chianti Classico Riserva Doccio a Matteo 2018, Caparsa
Tutta la linea dei vini presentati da questa cantina è riuscita a sorprendere per l’incredibile eleganza che non è venuta meno nemmeno in un vino così stratificato come questo, grazie alla balsamicità e ad un palato affilato da vero fuoriclasse.
Punteggio: 93/100
►Chianti Classico Riserva il Grigio 2018, San Felice
Vino dal naso quasi didascalico che si esalta in bocca grazie a una freschezza e dolcezza da manuale, un mix perfetto dalla beva compulsiva.
Punteggio: 92/100
►Chianti Classico 2020, Brancaia
Imbottigliato appositamente per la degustazione risulta già pronto, con un naso in cui i sentori più classici sono arricchiti dal timo, dal rosmarino e dall’eucalipto, che si combinano con un palato dalla polpa palpitante.
Punteggio: 92/100
►Chianti Classico Riserva Agostino Petri 2018, Castello di Vicchiomaggio
Incredibile come in questo vino tutti sembri facile, dal naso ricco di frutta, nobilitata da un lieve richiamo ematico, al ritorno della prima in un palato di grandissima piacevolezza.
Punteggio: 91/100
►Chianti Classico Gran Selezione Vigna Bastignano 2016, Villa Calcinaia
Il vino con la maggior concentrazione di sentori, su cui svetta un goloso richiamo al concentrato di pomodoro, unito ad una notevole eleganza tannica e alla lunga persistenza.
Punteggio: 91/100
►Chianti Classico Casanova dell’Aia 2019, Istine
Senza dubbio il vino con i richiamo boschivi, balsamici e silvestri più pronunciati, dentro a un naso caleidoscopico che ritorna alla perfezione al palato.
Punteggio: 91/100
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