
Dopo il successo della Tenuta di Trinoro, il titolare, Andrea Franchetti, voleva intraprendere un nuovo progetto vitivinicolo nel sud Italia e, dopo uno studio delle strade all’uopo percorribili, individuò la zona di produzione alle pendici vulcaniche dell’Etna. Attualmente i vini dell’Etna occupano una posizione di rilievo nella produzione vinicola italiana, ma a cavallo del 2000 non era affatto questa la condizione: vigneti per lo più abbandonati con cantine fatiscenti e dismesse (e palmenti) erano il leitmotiv ricorrente. Fu proprio dalla felice intuizione di Andrea che nacque un rinascimento enologico che oggi, sebbene siano passati poco più di 20 anni, ha già fatto la storia. Il primo intervento fu il recupero dei tipici vigneti terrazzati e il reimpianto di nuovi ad altissima densità. Una caratteristica di Franchetti fu anche quella di coltivare, accanto alle uve tradizionali della zona (nerello mascalesse su tutte), vitigni alloctoni come il cesanese, il petit verdot e lo chardonnay.
Questa Contrada PC (PassoChianche = passo bianco) nasce proprio da un piccolissimo vigneto di Chardonnay a circa 900 metri sul livello del mare, dalla resa estremamente limitata. Alla raccolta manuale delle uve segue la diraspatura e una breve macerazione a freddo, la pressatura soffice e la fermentazione in botti di legno da 20 hl. Qui il vino matura per 6 mesi sulle fecce fini e, dopo la sfecciatura, per altri 6 mesi, seguiti da altri 6 in vetro, prima dell’immissione in commercio.
Il Contrada PC 2018ha un colore giallo paglierino, con riflessi verdognoli non troppo consistenti, e un naso di grande precisione, in cui si percepisce sia la componente varietale (pesca, ananas, agrumi, camomilla e cedro) sia quella territoriale ( salvia, macchia mediterranea, tocchi affumicati e zolfo bruciato). In bocca è molto fresco e decisamente sapido, quasi ferroso, con una lunga progressione fruttata e speziata che chiude con un finale acido-ammandorlato.
Punteggio: 89/100
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