
La storia della cantina Sant’Andrea inizia nel 1880 quando l’antenato Andrea Pandolfo I partì da Pantelleria e portò con sè a Khanguet Gare, in Tunisia, la coltivazione della vite. La cantina Pandolfo fece fortuna, esportando i suoi vini in Francia, mentre la tenuta passò da Andrea I al figlio Giovanni e, in seguito, al nipote Andrea II. Purtroppo, nel 1964, il presidente tunisino decise di espropriare tutti i beni e le proprietà estere, e Andrea II, con la moglie Elena, tornò in Italia e iniziò a coltivare la vite sulla costa meridionale del Lazio, a Terracina. Quella piccola realtà artigianale diede i suoi primi frutti nel 1968, mentre la cantina passava ancora di mano da Andrea II al figlio Gabriele, che attualmente la gestisce con la moglie Enza e il figlio Andrea III.
Oggi l’azienda possiede 70 ettari di terreno, suddivisi in 3 vigneti: quello di Terracina (15 ettari), quello di Aprilia (20 ettari) e quello di Borgo Vodice (35 ettari). Questo Moscato di Terracina Secco DOC “Hum” proviene dal vigneto di origine carsica, esposto a sud-sud-ovest, di Terracina (all’interno del Parco Monumentale Campo Soriano), ricco di argille rosse e ossido di ferro, ad un’altitudine compresa tra 350 e 450 metri. Qui le uve crescono cullate dalla brezza marina fino alla raccolta, che avviene in 3 tempi diversi: il 25% viene raccolto leggermente in anticipo sullaa maturazione, il 50% a completa maturazione e il 25% finale surmaturo. Una volta in cantina, le uve diraspate delle tre vendemmie macerano a freddo, per poi essere pigiate delicatamente e fatte fermentare separatamente, con i lieviti indigeni. Una volta uniti i vini riposano per un mese, quindi vengono travasati e maturano sulle fecce fini con frequenti batonnage, infine vengono imbottigliati e affinano altri 6 mesi, prima della loro messa in commercio.
Questo 2015, dal denso colore giallo paglierino con riflessi dorati, profuma ei classici prufumi del Moscato (che è un’uva aromatica), con molta frutta gialla matura, pesca sciroppata, albicocca candita, camomilla, rosa appassita e alcune pennellate balsamiche, minerali e iodate. In bocca è morbido e sapido con una brillante e intrigante vena acido che disseta e invoglia a berne ancora e ancora.
Punteggio: 88/100
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