
La storia vitivinicola della provincia di Lucca affonda le sue radici in un passato remoto: sembra che la terra fosse già coltivata, prima dell’arrivo dei Romani, dagli Etruschi e dai Liguri, primordiali conoscitori delle tecniche produttive vitivinicole. Le fonti storiche testimoniano chiaramente la presenza della vite nelle pendici delle colline lucchesi settentrionali prima dell’anno 1000, e il famoso Sante Lancerio (coppiere di Papa Paolo III) scrisse dell’eccellente qualità di quei vini, nelle sue note del 1400. In terre così storiche, nel 1993, nasce la Tenuta di Valgiano, azienda pioniera dell’approccio biodinamico-naturale in Italia. I vigneti occupano circa 20 ettari, ad un’altitudine media di 250 metri sul livello del mare, con le vigne disposte intorno alla cantina, su un terreno ricco di arenarie acide e marne calcaree. La cantina, che ha nell’iconica Tenuta di Valgiano il suo portabandiera, comprende anche la produzione di questo Palistorti Rosso, un vero “secondo vin” secondo lo stile francese di Bordeaux.
I grappoli di Sangiovese (70%), Merlot (20%) e Syrah (10%), provenienti dai vigneti giovani e dalla seconda scelta di quelli vecchi, vengono selezionati su tre tavoli di cernita, diraspati e convogliati in piccoli tini di legno , dove vengono spremuti con i piedi. Il mosto fermenta spontaneamente, con lieviti indigeni, in botti di rovere, e matura in vasche di cemento vetrificato (40%) e barriques di rovere francese (60%) per 12 mesi, prima di essere imbottigliato senza filtrazione.
L’annata 2017 sfoggia un colore rosso rubino intenso, di grande struttura e lucentezza, con una consistenza importante. Al naso si apre con note di amarena e cannella seguite da spezie nobili, bastoncini di liquirizia, tabacco, humus, sentori ematico-ferrosi e vinilici. In bocca il vino mostra freschezza e ampiezza, dinamizzate da tannini giovani ma già maturi, e una componente acido/sapida che dona al palato grande piacevolezza e bevibilità.
Punteggio: 91/100
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