La viticoltura è un’attività nota alla popolazione sarda da circa 5000 anni, e lo speciale rapporto creatosi in quest’isola, nel tempo, tra l’uomo e il vino è talmente profondo da poter trovare paragoni soltanto nella regione del Caucaso. Anche volendo considerare esclusivamente i tempi moderni, chi avesse avuto l’opportunità di visitare la Sardegna nei primi anni del ‘900 sarebbe rimasto colpito dalla impressionante quantità di produttori di vino, considerando anche quelli che lo facevano solo per uso familiare. [Leggi di più…] infoEssentija 2015, Pala
2015
Guado al Tasso 2015, Antinori
La produzione vitivinicola della famiglia Antinori vanta, tra le sue fila, dei veri e propri monumenti enologici, in grado di scaldare i cuori dei loro appassionati in giro per il mondo. D’altro canto, si tratta pur sempre di una delle Maison più antiche, arrivata alla ventiseiesima generazione, con Albiera, Alessia e Allegra Antinori, figlie del Marchese Piero Antinori, dopo oltre 600 anni di storia. [Leggi di più…] infoGuado al Tasso 2015, Antinori
Confini 2015, Lis Neris
Per stabilire una data d’inizio del legame tra la famiglia Pecorari e la viticoltura nelle valli dell’Isonzo, nei pressi di Gorizia, in Friuli Venezia Giulia, ad appena 10 chilometri di distanza dal confine con la Slovenia, bisogna risalire al 1879. Da allora questo legame non si è mai sciolto, attraversando cinque generazioni, ed arrivando all’attuale proprietario Alvaro Pecorari che, partendo dall’importante lavoro di sviluppo compiuto dal padre, diede ad esso un’organizzazione definitiva attraverso la creazione della cantina Lis Neris. [Leggi di più…] infoConfini 2015, Lis Neris
Etna Bianco Ante 2015, I Custodi delle Vigne dell’Etna
Sono almeno tre millenni che è possibile rinvenire sull’Etna tracce di un modello di viticultura altamente specializzato; non sorprende quindi che fino a pochi anni addietro esistessero negli storici Palmenti (piccole cantine in cui la vinificazione avviene solo grazie al sudore e al lavoro manuale) dei torchi simili a quelli descritti da Catone già nel 160 a.C.. Questo rapporto tra a’ Muntagna (come viene chiamato l’Etna dai Siciliani) e i viticoltori è rimasto costante nel corso dei secoli, tanto che nel 1435 a Catania veniva fondata la Maestranza dei Vigneri; una corporazione in cui le vecchie generazioni tramandavano alle nuove le tecniche vitivinicole tradizionali di quelle terre. [Leggi di più…] infoEtna Bianco Ante 2015, I Custodi delle Vigne dell’Etna
Oltrepò Terra di Pinot Nero 2021 a Milano
Giovedì 2 Dicembre si è svolto a Milano, presso i locali di DaDa in Taverna, un evento dedicato al Pinot Nero e alle sue declinazioni fermo e spumantizzato nelle terre dell’Oltrepò Pavese, così come interpretate da un gruppo di produttori che ha dato vita al progetto Oltrepò Terra di Pinot Nero. L’evento ha preso avvio con un’introduzione curata da Filippo Bartolotta che, supportato da Armando Castagno e Alessio Brandolini (quest’ultimo in rappresentanza di tutto il gruppo di produttori), ha tentato di tracciare alcune coordinate geografiche, stilistiche, produttive e sociali del Pinot Nero in questo territorio, le cui potenzialità devono ancora essere esplorate appieno. [Leggi di più…] infoOltrepò Terra di Pinot Nero 2021 a Milano
Cabernet Sauvignon Riserva Toren 2015, Tiefenbrunner
Volendo risalire alle prime fonti storiche che parlano di Castel Turmhof occorre tornare addirittura all’età della Pietra e del Bronzo, intorno al 5000 a.C., perché è proprio da allora che è possibile rivenire tracce di insediamenti umani nella zona. Il collegamento diretto con la coltivazione delle terre è invece attestato in un registro ufficiale del 1225 che parlava della vocazione agricola del podere “Linticlar”, prospiciente al castello, mentre, nel 1848 il Turmhof viene riconosciuto come azienda vitivinicola, una delle più antiche dell’Alto Adige. [Leggi di più…] infoCabernet Sauvignon Riserva Toren 2015, Tiefenbrunner
Pinot Nero Pònkler 2015, Franz Haas
La cantina Franz Haas a Montagna, un piccolo paesino una ventina di chilometri a sud di Bolzano, con i suoi 55 ettari vitati e la sua produzione annuale di 400.000 bottiglie prodotte, è una delle più celebri cantine private dell’Alto Adige. Si tratta di una realtà nata nel 1880 per opera del patriarca Franziskus (Franz) Haas I, e tramandata per sette generazioni dal padre al figlio primogenito, il quale viene battezzato sempre con medesimo nome del patriarca: Franziskus. [Leggi di più…] infoPinot Nero Pònkler 2015, Franz Haas
Riesling 2015, Ca’ Viola

La storia di Beppe Caviola, proprietario della cantina Ca’ Viola e celebre enologo piemontese, inizia quasi per scherzo nel 1991 quando, dopo gli studi presso la Scuola Enologica d’Alba incontra Maurizio Anselmo, colui che diventerà il suo amico fidato. Maurizio, che coltivava un piccolo appezzamento a Rodello, un altrettanto piccolo paese 10 chilometri a sud di Alba, possedeva un trattore che prestò a Beppe per usarlo su un vigneto che, a giudizio di quest’ultimo, avrebbe avuto le potenzialità per dare vita a grandi uve Dolcetto: il vigneto Barturòt. [Leggi di più…] infoRiesling 2015, Ca’ Viola
Etna Rosso Riserva Rovittello Parcella n.341 2015, Benanti

La famiglia Benanti di Bologna non avrebbe certo pensato che un suo discendente avrebbe finito per occuparsi di produzione vitivinicola in Sicilia quando un loro membro vi venne inviato nel 1734 dal re Vittorio Amedeo d’Aosta. L’Etna era un vulcano la cui fertilità rendeva le terre circostanti estremamente vocate alla produzione vitivinicola, al punto che la vicina città di Catania aveva raggiunto il primato della produzione siciliana a metà del 1800, arrivando a possedere anche una scuola di enologia (1881) e un ufficio enologico proprio (1886). [Leggi di più…] infoEtna Rosso Riserva Rovittello Parcella n.341 2015, Benanti
Granazza 2015, Giuseppe Sedilesu

Nell’entroterra di quel continente racchiuso in un’isola che è la Sardegna, in Barbagia, sorge un piccolo paese di circa 2500 abitanti che gode di 400 ettari di terre (suddivise tra 200 famiglie diverse) in cui l’uva Cannonau ha trovato il migliore degli habitat possibili. In questa zona infatti, i vigneti crescono anche a 1000 metri di altezza, con un’altitudine media di oltre 700, e la vite, allevata ad alberello basso, ha trovato un microclima così favorevole da riuscire a rimanere in salute per molti anni (un terzo delle piante ne ha più di 50). [Leggi di più…] infoGranazza 2015, Giuseppe Sedilesu